Da Filippo Dr. Panico a Dadamatto e Willy Damasco alla nuova bomba “Orgasmo” di Calcutta, passando per Lo Stato Sociale a Sanremo e l’inedita trasmissione “Ossigeno” di Manuel Agnelli per Rai tre.
Come sempre ci sono i promossi della settimana come Ombre Cinesi, Frenetik & Orang3, Gigante e i bocciati Karembeu, La Chance Su Marte, MELI e ladroga e poi vi spiego perché “il nome di Calcutta” spacca la musica italiana, indie e non solo, in a. C. e d. C.
Fa freddo nella mia cameretta, il pollice mi duole. Lascio questa scrittura, non so per chi, non so più intorno a che cosa: stat indie pristina nomine, Calcutta nomina nuda tenemus.

Continua a. C. e d. C. o del perché Calcutta è l’anno zero di tutto

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Ho sempre odiato le classifiche. Trauma infantile o no ecco le classifiche del 2017 di Natan Salvemini: musica indie italiana e non solo. Qui su Stormi.
Nove categorie: i migliori venticinque album italiani, i migliori quindici album stranieri, i migliori cinque album italiani in inglese, le migliori venti canzoni italiane, i migliori quindici esordienti italiani, i tre dischi che sarebbe stato meglio non fossero usciti, le cinque migliori etichette indipendenti, i cinque video più belli e – dulcis in fundo, ma nemmeno tanto – la classifica degli album nuovi che non si decidono a uscire.

Continua Io odio le classifiche di fine anno: qui dentro ci sono le mie del 2017

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A cosa serve dare un giudizio sulle cose quando tutto può essere sostituito in qualunque momento da qualcosa di apparentemente nuovo e migliore? Da cose nuove e belle come Gastone, Montag, Megha, Belize e Andrea Poggio ai nuovi dischi di Gomma e Kaufman o le perle di PSNZZT con un nuovo mashup tra Stranger Things e Calcutta. Passando per grandi delusioni come The Leading Guy, Salvario e Leonardo Angelucci. Un nuovo post su Stormi.

Continua La critica musicale è morta, la critica letteraria pure e anche io non mi sento molto bene

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In questo momento sono a Bertinoro in un bar di vecchi.
C’è una signora anziana che sta giocando alle macchinette mangiasoldi. Ha i capelli corti, sembra un uomo e ogni tanto alza gli occhi dallo schermo e mi guarda. In effetti lo capisco, sono un po’ fuori luogo. Qui in un angolo, con il mac a scrivere il pezzo per Stormi. In sottofondo c’è incredibilmente Coez. I rumori arcade anni’80 della macchinetta si mescolano a quello della pioggia di monetine che arriva ogni volta che la signora vince. In questo post recap tutte le novità, le cose da non perdere e quelle da evitare: da Willy Damasco a Giorgio Poi. Passando per Luca Petinari, Germanò, Giorgieness, Lemandorle, Cristallo e Havah. C’è tutto (o quasi).

Continua Quello che sta succedendo (nell’indie)

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Figure umili e figure superbe dell’indie italiano messe a confronto. Da Levante a Liberato passando per il Mi Ami. Dentro al post trovate anche tante notizie su figure che sembrano aver mantenuto l’ormai rara dote dell’umiltà anche dopo il riscontro di pubblico. Guardo il video “Tu t’e scurdat’ ‘e me” e penso che Francesco Lettieri è il Paolo Sorrentino dei videoclip.

Continua Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?

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Nemmeno il tempo di riprendersi dai postumi da concertone del Primo Maggio e dalle polemiche fisiologiche che ci sono sempre – ogni anno, diciamocelo, è una specie di sagra della musica male assortita – ed ecco uscire il nuovo video di Fabri Fibra e Thegiornalisti “Pamplona” che, mostrandoci un Tommaso Paradiso circondato da ragazze succinte o nei panni di Enrico Mentana alla conduzione del TG La7, rimette tutto in discussione.

Continua Primo maggio, stonature e quel figo di Tommaso Paradiso in “Pamplona”

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