La rubrica, di cui questa intervista è il numero zero, si chiama “Le sorprendenti interviste di Stormi”. Il titolo riprende ovviamente il primo album de I Cani: “il sorprendente album d’esordio de I Cani”.

Mentre inizia il Festival di Sanremo 2018, che avrà come protagonisti, tra gli altri, Lo Stato Sociale e vedrà sul palco ospiti come Gianni Morandi e Tommaso Paradiso in un inedito duetto, e mentre Calcutta esce con un nuovo imponente singolo ho deciso, “Pesto”, – in mezzo a tutto questo casino – di chiedere conto a chi la scena indipendente italiana l’ha vissuta. Non è di certo mia intenzione far diventare Stormi il David Letterman Show dell’indie italiano, ma sono fermamente convinto che il dialogo sia ancora – sopratutto in un’epoca come la nostra, che invece il dialogo cerca di spezzarlo – un metodo valido e una strada da proteggere.

Comincia così con Max Collini degli Offlaga Disco Pax, e da qualche tempo anche degli Spartiti (con Jukka Reverberi dei Giardini di Mirò, CrimeaX, etc.), una serie di interviste alle figure più importanti della musica indipendente nostrana.

Continua La sorprendente intervista a Max Collini sulla musica indie italiana

interviste

Da Filippo Dr. Panico a Dadamatto e Willy Damasco alla nuova bomba “Orgasmo” di Calcutta, passando per Lo Stato Sociale a Sanremo e l’inedita trasmissione “Ossigeno” di Manuel Agnelli per Rai tre.
Come sempre ci sono i promossi della settimana come Ombre Cinesi, Frenetik & Orang3, Gigante e i bocciati Karembeu, La Chance Su Marte, MELI e ladroga e poi vi spiego perché “il nome di Calcutta” spacca la musica italiana, indie e non solo, in a. C. e d. C.
Fa freddo nella mia cameretta, il pollice mi duole. Lascio questa scrittura, non so per chi, non so più intorno a che cosa: stat indie pristina nomine, Calcutta nomina nuda tenemus.

Continua a. C. e d. C. o del perché Calcutta è l’anno zero di tutto

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